Quante volte, svuotando la lavatrice, cercando nel cassetto o nella borsa della palestra, vi siete trovati con un solo calzino della coppia originaria?
Ogni volta che succede lo metti da parte nella speranza di ritrovare l’altro. Ma purtroppo il mucchio dei calzini spaiati abbandonati nell’armadio cresce di anno in anno senza ritrovare il compagno.
Secondo un’indagine fatta nel regno Unito, ogni cittadino perde in media oltre 15 calzini l’anno.
I calzini in realtà non svaniscono nel nulla, ma possono essere finiti in ogni angolo della casa: dietro a un termosifone, sotto il letto o dietro alla stessa lavatrice.
Secondo i ricercatori i fattori principali che influenzano la perdita dei calzini sono la complessità del lavaggio (esempio, la divisione dei colori) e il numero di calzini presente in ogni lavaggio.
Esiste anche una formula per calcolare il rischio di perdita di un calzino:
Indice di perdita del calzino = (B + C)-(P x A)
Dove la B è riferita alla grandezza del bucato (numero di persone in famiglia x numero di lavatrici settimanali), la C è riferita alla complessità del lavaggio (numero di lavaggi diversi x numero di calzini lavati ogni settimana), P sta per positività nei confronti del lavaggio e A sta per grado di attenzione riposto nelle operazioni di pre-lavaggio (controllo delle tasche, srotolamento dei calzini, ecc). Più l’indice è alto, maggiore è il rischio di ritrovarsi con un calzino ogni due.
La giornata in memoria del calzino spaiato
In America si celebra il 9 maggio la Lost sock memorial day mentre in Italia invece si celebra il primo venerdì di febbraio con un significato molto più nobile legato all’accettazione delle diversità e delle differenze altrui.
L’iniziativa è ormai diventata anche un fenomeno social con forti messaggi di solidarietà e inclusione.
Le origini di questa nobile giornata si deve ad un’insegnante di una scuola elementare di Terzo di Aquileia, in provincia di Udine che, una decina di anni fa, cercando un modo semplice di spiegare ai bimbi un concetto profondo come la diversità ha utilizzato una coppia di calzini. L’idea del calzino spaiato come simbolo dell’integrazione e dell’accettazione delle differenze è stata poi utilizzata da moltissime altre scuole italiane.
Un po’ di storia…
Il termine calza (da cui deriva calzino) viene dal latino medievale “calcea”, che a sua volta deve le sue origini al latino “calceus”, nome con il quale si indicava la scarpa o lo stivaletto in cuoio utilizzato dai romani nella loro quotidianità fuori casa.
Ma in realtà i calzini sono stati inventati già nell’età della Pietra dagli uomini primitivi per proteggere i piedi dal gelo e dalle ferite. Ovviamente si trattava di calzini artigianali realizzati con pelli d’animale o da piante.
Abbiamo scoperto l’esistenza di qualcosa di simile ai calzini anche nell’antica Grecia Millenni, nell’VIII secolo a.C. quando i calzini venivano chiamati Piloi.
Successivamente a partire dal II secolo d.C. a Roma nascono gli Udones, calzini molto simili a quelli che indossiamo oggi realizzai con fili di tessuto.
Solo nel 1589, con l’avvento della macchina da cucire, la produzione dei calzini cambia e si velocizza ma la vera svolta avviene quando nel 1938 viene inventato il nylon, la fibra sintetica più utilizzata nella produzione dei calzini.
Si stima che nel 2019 siano state vendute oltre 21 miliardi di paia di calzini, e anno dopo anno questo accessorio assume un ruolo sempre più fondamentale nel mondo della moda.
Oggi scegliere la calza giusta per un uomo equivale a saper abbinare la cravatta o il fazzoletto da taschino. Prima gli uomini si limitavano a indossare calzini da uomo di colore scuro mentre oggi osano di più scegliendo colori e fantasie per sdrammatizzare un abito o calze alte sportive da indossare con pantaloncini e un paio di sneakers.
Per le donne invece il calzino in cotone sta sempre più sostituendo il collant. Non solo calzini da donna rosa con i cuoricini ma anche calze felpate da casa.
TTOO ha recentemente lanciato la sua rara collezione di calzini personalizzati. Le calze TTOO infatti sono prodotte in quantità limitata e sono ispirate ai disegni del mondo dei tatuaggi.
Il tatuaggio ti fa sentire diverso da prima e spesso anche più forte ma soprattutto ti fa sentire unico (visto che è personale). Questo è quello che cercano anche i nostri clienti acquistando i nostri calzini. Le nostre calze non sono le classiche calze Nike bianche o nere ormai presenti nei cassetti di tutti; le nostre calze essendo prodotte in poche unità ti faranno sentire unico!
